SCHEDA
 05/10/2009  Gli Artisti incontrano i Commissari

Dal 28 settembre u.s. diverse delegazioni di artisti aventi diritto e soci di IMAIE hanno incontrato e incontreranno il Commissario Liquidatore avv. Giovanni Galoppi nella sede dell’Istituto. Tema degli incontri lo stato della liquidazione e il futuro dell’IMAIE. La preoccupazione degli artisti è tangibile e giustificata da una serie di notizie che circolano in rete e che stanno creando sempre maggiore confusione intorno ad una situazione delicata e complessa come quella che l’Istituto sta vivendo da qualche mese a questa parte.
E’ bene chiarire subito, ha spiegato l’avv. Galoppi, che i commissari hanno come priorità assoluta la corresponsione dei compensi agli artisti, i cui diritti non saranno, pertanto, in alcun modo compromessi dall’estinzione dell’Istituto. Per questa ragione, una volta terminato l’inventario, con il passaggio delle consegne dal precedente amministratore, è stata coinvolta l’intera struttura operativa IMAIE, al fine di accelerare i processi previsti dalla legge per la determinazione dell’attivo e del passivo ossia l’identificazione certa dei creditori/debitori IMAIE. L’obiettivo è quello di portare a termine, nel giro di 3/4 mesi, una procedura per il cui espletamento generalmente occorrono mesi se non anni e cominciare, con il nuovo anno, a distribuire i legittimi compensi agli artisti. Eccezion fatta unicamente per eventuali cause di forza maggiore che possano dilatare i tempi di raggiungimento di questo obiettivo.
Si comincia a delineare qualche prospettiva per il futuro, premesso che il diritto connesso non sarà mai estinto, trattandosi di un diritto stabilito per legge. Infatti si è già aperto un tavolo di trattative, coordinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per tracciare le linee guida della struttura che si occuperà, in futuro, di tutelare gli interessi degli Artisti Interpreti Esecutori, a seguito dell’estinzione dell’IMAIE.
Negli incontri, che proseguiranno nelle prossime settimane, gli artisti hanno manifestato la volontà di farsi portavoce con i loro colleghi delle rassicurazioni ricevute al fine di lavorare tutti, in un clima più sereno, per il bene dell’intera categoria.

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